Pagine

13 febbraio 2016

Stig Dagerman - Il viaggiatore





Lui viaggia? Non so sembra immobile, bloccato in una gelida infanzia. Racconti spaventosi, dove il mistero è violato, e il grigio di essere ben oltre il confine della visione fanciullesca rattrappisce il lettore. Ma non ti va di uscire, non ti va di andar via prima di sapere se quel particolare bambino è riuscito a farcela. Se si salva e perché è uscito dal suo cerchio, perché così com'era non esiste più. Il testo critico su sé stesso scrittore è un piccolo atroce autoritratto. Continue domande su come rapportarsi all'infanzia, e non solo nel testo sull'educazione.

I racconti sono piccoli pozzi profondi.


2 commenti:

  1. Credo che un autore ci streghi in maniera molto misteriosa. Il rapporto con lui inizia già solo a sentirne il nome. Sempre più mi convinco che Stig Dagerman, che ho conosciuto attraverso le tue parole, sia nel mio destino di lettore. Mi piacciono gli scrittori capaci di scrutare nei nostri abissi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando uno scrittore ci spinge a leggere altre sue opere la motivazione va sempre al di là dell'ammirazione per le sue trovate o i suoi tecnicismi. Come nella musica difficilmente i virtuosismi lasciano veramente il segno, quello che vorremmo è che andasse oltre in ciò che ha da dirci. E' così che si instaura un vero rapporto tra scrittore e lettore. Ed è così che la letteratura ci cambia, e contribuisce alla nostra evoluzione interiore.

      Ciao Ettore,
      grazie.

      Elena

      Elimina