"Chi vive il terrore in solitudine, chi non è membro di una comunità, continuerà a cercare una comunità immune da paure, e coloro che detengono il controllo dell'inospitale spazio pubblico continueranno a promettergliela. Senonché, le uniche comunità che le persone isolate possono sperare di costruire e gli amministratori dello spazio pubblico possono seriamente e responsabilmente offrire sono quelle permeate di paura, sospetto e odio. (...) Il mondo contemporaneo è un contenitore pieno fino all'orlo di una paura e di una disperazione erratiche, alla ricerca disperata di sfoghi. "
(Zygmunt Bauman, La solitudine del cittadino globale)