"Chi vive il terrore in solitudine, chi non è membro di una comunità, continuerà a cercare una comunità immune da paure, e coloro che detengono il controllo dell'inospitale spazio pubblico continueranno a promettergliela. Senonché, le uniche comunità che le persone isolate possono sperare di costruire e gli amministratori dello spazio pubblico possono seriamente e responsabilmente offrire sono quelle permeate di paura, sospetto e odio. (...) Il mondo contemporaneo è un contenitore pieno fino all'orlo di una paura e di una disperazione erratiche, alla ricerca disperata di sfoghi. "
(Zygmunt Bauman, La solitudine del cittadino globale)
Ho letto il libro di Bauman. Questo brano che citi descrive bene il mondo attuale. I social in particolare sono proprio, troppo spesso, quelle comunità fittizie dominate dalla paura e dall’odio. C’è un disorientamento incredibile, soprattutto in coloro che cercano di resistere a questo clima. Chi coltiva l’odio spesso detiene invece granitiche certezze. Ciao Elena.
RispondiEliminaE' così, le certezze incrollabili si sposano alla banalizzazione, sono di chi si sente competente in ogni campo senza avere la minima preparazione. Senza avere nemmeno la voglia di leggere un articolo fino in fondo.
EliminaL'unica cosa che accomuna veramente tutti oggi è il senso di disperazione. Ci distinguono però le motivazioni.
Resistere è sempre più difficile.
Un saluto, Ettore