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09 agosto 2023

Ora

 

(Elena Blank, Donna senza mani, 2010)
                


   Forse ora, proprio ora

che ho costruito questa solitudine intorno a me

che avrò i grandi spazi vuoti di una casa ad avvolgermi

che nessuno verrà a stordirmi

                             a spaventarmi

  Forse proprio ora  

che mi ritroverò

veramente sola, così come

            per tanto tempo ho fantasticato di poter essere

  Forse proprio ora, sarò più lieve

riuscirò a mantenermi in superficie

Ora che nessuno mi ricaccerà in fondo al buio

che non mi sentirò più

          costretta a nascondermi, a inabissarmi

giù in fondo, sempre più in fondo

   Forse così sola

sarò veramente libera

di avvicinarmi al mondo.

2 commenti:

  1. Sì, la solitudine è quest’incontro con il mondo. I versi finali capovolgono tutto.
    Ci muoviamo fra proiezioni mentali e immaginazioni varie per comporre l’illusione necessaria di un io e il suo correlato oggettivo: il mondo. Tutto deve essere nient’altro che nebbia, foschia, caligo che vien su dal mare delle emozioni. Questo mi portano a pensare questi versi.
    Grande Elena, grazie.

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    1. Mi commuove tornare qui, ritrovare le parole, e queste considerazioni così lucide che diventano subito dopo le care suggestioni in cui mi ritrovo. E' come tornare a casa. Ben ritrovato, Ettore.

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