Tu hai detto: 'Le domande innocenti sono anche le più pericolose'.
Non ho capito cosa significasse. Anche quando la banalità ti offendeva e ti rabbuiavi all'improvviso, quando la volgarità strappava il velo della tua imperturbabilità, non sapevo interpretare completamente le tue ragioni.
Amavi ferire perché la superficialità ti causava un dolore. E solo nel dolore di un altro potevi specchiarti.
Tremavi d'arte.
Volevi che il mondo intero tremasse, in stato di assedio, alla spada della tua innocenza.
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