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27 maggio 2013

Artistic moment


Stavo spixelando qua e là "La lentezza" di Kundera ascoltando questa versione di "What Will You Say". Leggevo soffermandomi su una frammento di frase tornando indietro e interrompendo spesso nei momenti in cui una svolta particolare della voce o un imprevisto nella musica mi costringeva a spezzare il pensiero, e riconsiderare il curioso vibrante universo che senza troppa intenzione avevo costruito intorno a me.
An artistic moment ho pensato. L'ho creato, finalmente, eccolo qui... e accidenti voglio che duri...






"(...) l’uomo curvo sulla sua motocicletta è tutto concentrato sull’attimo presente del suo volo; egli si aggrappa a un frammento di tempo scisso dal passato come dal futuro; si è sottratto alla continuità del tempo; è fuori del tempo - in altre parole, è in uno stato di estasi: in tale stato non sa niente né della sua età, né di sua moglie, né dei suoi figli, né dei suoi guai, e di conseguenza non ha paura, poiché l’origine della paura è nel futuro, e chi si è affrancato dal futuro non ha più nulla da temere."

"Time feels like it's flown away
The days just pass and fade away"

"Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle?"

"It's funny now
I just don't feel like a man..."

"Strano connubio: la fredda impersonalità della tecnica e il fuoco dell’estasi."

"My face..."

"In questo romanzo niente rimane un segreto esclusivo fra due esseri; tutti sembrano vivere all’interno di un’immensa conchiglia sonora in cui ogni parola, anche solo sussurrata, rimbomba, amplificata, in molteplici e interminabili echi. "

"Na na na na na na na na ... na na na na na na na na. na na na......."

"È questo il paradiso del piacere? O invece l’uomo, senza rendersene conto, vive da sempre in una conchiglia sonora? "

"Mother dear, the world's gone cold
No one cares about love anymore.."

"All’alba si separano"

"I can feel your time crawling
To a slow end"

"La vedo ora condurre il cavaliere attraverso il chiarore lunare."

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh........
"I can feel my time crawling
To a slow end... "

Intanto il brano è finito ma io ora non posso smettere, così trovo questo:




"Dar forma a una durata è l’esigenza della bellezza, ma è anche quella della memoria. Ciò che è informe è inafferrabile, non memorizzabile. "

"My heart can't take this anymore
What will you say
When you see my face?"

Realizzo improvvisamente che il segreto in questo caso è una inclassificabile qualità di musica/atteggiamento cerebro-musicale che riesce ad afferrare misteriosamente le redini della poesia. Il mistero si fa denso perchè non è nel testo a volte eccessivamente oscuro altre ordinario che il processo si realizza. Ma in una terra di mezzo tra una vibrazione e l'altra, tra un'esplosione vocale e un calo tonale macchiato dalle più sorprendenti imperfezioni. Non è meno di quattro o cinque volte in un solo pezzo dal vivo che mi sorprendo a pensare: "Ah! ecco una stonatura... Dio che splendore...".

Finchè non so come sono risalgono alla superficie della mente le metalliche spiegazioni di Hawking sulle stringhe vibranti.
Così per un momento mi sembra di averli nelle mani i fremiti di energia per deformare lo spazio-tempo in un numero infinito di universi possibili.

"It's funny now
I just don't feel like a man..."





Ore 15,23

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