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14 novembre 2012

Pecore nella nebbia

Le colline digradano nel bianco.
Persone o stelle mi guardano con tristezza, le deludo.

Il treno lascia dietro una linea di fiato.
Oh lento cavallo color della ruggine, zoccoli, dolorose campane.

È tutta la mattina che
la mattina sta annerendo, un fiore lasciato fuori.



Le mie ossa racchiudono un'immobilità, i campi
lontani mi sciolgono il cuore.

Minacciano
di lasciarmi entrare in un cielo
senza stelle né padre, un'acqua scura


 (Sylvia Plath)



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