Di seguito troverete: tutto un sentito dire o letto in rete intorno a. Molto poco oltre una fugace prospettiva a volo d'uccello sugli scritti di Ligotti e su meno della metà degli episodi della serie tv
True Detective.
Non so se tutto questo mi interessa davvero, forse lo scoprirò leggendo The Conspiracy e guardando i restanti episodi di TD, sempre che non mi annoi prima di arrivare alla fine. La delusione e l'irritazione possono risultare sopportabili e perfino stimolanti, la noia no.
Nic Pizzolatto, scrittore della sceneggiatura, era partito con l'idea di scrivere un romanzo che poi non è riuscito a pubblicare.
Si è ispirato - molto - fino a guadagnarsi un'accusa di plagio - al testo di Thomas Ligotti
The Conspiracy Against The Human Race, non pubblicato in Italia, reperibile in Inglese (2011, Hippocampus Press).
Si dice che Ligotti, uno scrittore di culto statunitense horror-esistenzialista per un manipolo di seguaci, venga paragonato a Lovecraft, forse per l'atmosfera dei suoi racconti, o forse per una sorta di pessimismo radicale che però potrebbe essere poco più di una specie di fico atteggiamento, perché qualcuno parla di virate improvvise che sconfessano tutto il percorso precedente sia in alcuni scritti (
L'attrazione), sia nel finale della serie tv.
Non avendo nemmeno mai letto Lovecraft, è evidente che questo post non avrebbe mai dovuto essere pubblicato.
Non c'è niente di vero in ciò che si scrive.
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Rust – Io mi considero una persona realista. Ma in termini filosofici sono quello che considereresti un pessimista.
M. - Ok. Che cosa significa?
R. – Che non sono uno spasso alle feste
M. – Lascia che te lo dica: non lo sei neanche in altre situazioni.
R. – Credo che la coscienza umana sia un tragico passo falso dell’evoluzione. Siamo troppo consapevoli di noi stessi. La natura ha creato un aspetto della natura separato da sé stessa. Siamo creature che non dovrebbero esistere, per le leggi della natura.
M. – Mmmmh! Mi sembra una gran bella stronzata!
R.- Siamo delle cose che si affannano nell’illusione di avere una coscienza. Questo incremento della reattività, e delle esperienze sensoriali, è programmato per darci l’assicurazione che ognuno di noi è importante. Quando invece, siamo tutti insignificanti.
M. – Io non andrei in giro a sparare queste stronzate. La gente da queste parti, non la pensa così. Io, non la penso così.
R. – E io credo che la cosa più onorevole per la nostra specie sia rifiutare la programmazione. Smetterla di riprodurci. Procedere mano nella mano verso l’estinzione. Un’ultima mezzanotte, in cui fratelli e sorelle rinunciano ad un trattamento iniquo.
M. – Allora, che senso ha alzarsi dal letto la mattina?
R. – Io dico a me stesso che sono un testimone. Ma la risposta giusta è che sono stato programmato così. E mi manca la disposizione al suicidio.
(...)
(
True Detective, Prima serie, Ep.1, scena della macchina)